Opera, primo bilancio e sguardo al futuro
Un migliaio di produttori di pere riuniti in un’unica sala a discutere del proprio futuro: è quanto si è visto all‘incontro organizzato da Opera per i frutticoltori che fanno riferimento alle 18 aziende socie, tenutosi la mattina di sabato 23 gennaio presso il “Centro Congressi Fiera” di Ferrara, come riportato da Italiafruit News.
I numeri di Opera, che detiene il 27 % dell’intera produzione nazionale, sono stati illustrati dal presidente Adriano Aldrovandi edal direttore di Opera Luca Granata, che ha dato il via ai lavori presentando il team Opera.
“Il percorso per giungere alla situazione odierna è stato complesso, come era prevedibile, ma alla fine, grazie alla visione e determinazione delle aziende socie e di tutte le persone che collaborano e credono nel progetto, ora l’organizzazione c’è e comincia a dare risultati concreti”.
- 18 soci
- oltre 1.000 produttori coinvolti;
- 7.527 ettari di superficie a pero;
- 207.000 tonnellate di pere raccolte nel 2015
- circa 150 milioni di fatturato previsto;
- oltre 1000 clienti serviti in più di 40 Nazioni.
Numeri importanti che fanno di Opera la più grande organizzazione italiana specializzata sulla pera ed una delle principali imprese del settore a livello mondiale.
I primi risultati della campagna commerciale vedono il mercato 2015-2016 delle pere caratterizzato da una produzione pari a 2.382.000 tonnellate in Eu28 (-2% rispetto al 2014 e +3% rispetto alla media dei 4 anni precedenti) ed a 764.000 tonnellate in Italia (+4% rispetto al 2014).
Risultati che sono stati approfonditi da Gabriele Ferri, direttore commerciale di Opera: “Stiamo sostanzialmente rispettando il piano di vendita settimanale che ci eravamo prefissati ad inizio campagna e ad oggi abbiamo collocato oltre il 50% del prodotto disponibile. La commercializzazione delle varietà estive è terminata con discreta soddisfazione mentre i prossimi mesi saranno come sempre fondamentali per l’Abate, che attualmente sta registrando vendite regolari e quotazioni superiori alla scorsa annata, e per le altre varietà invernali“. Sono poi stati comunicati i prezzi medi indicativi di liquidazione al produttore di alcune varietà estive, tra le quali spicca il buon risultato conseguito da “Carmen 60+” (euro/Kg 0,83).
Infine, la parola è tornata a Granata, che ha concluso la presentazione illustrando alla platea le priorità strategiche di Opera:
- Soddisfazione dei consumatori e dei clienti attraverso qualità di prodotto e di servizio;
- Sviluppo dell’export (obiettivo +50% in 3 anni);
- Innovazione di prodotto (varietà) e di processo (norme di raccolta, gestione del prodotto immagazzinato, packaging eco e user friendly, etc);
- Creazione di domanda attraverso una consistente e costante politica di marca;
- Miglioramento continuo dell’efficienza in ogni ambito, per liberare risorse da re-investire in attività a maggiore valore aggiunto;
- Crescita delle quantità gestite, per garantire ampiezza e continuità di offerta.
L’ambizioso obiettivo a 60 mesi è far diventare Opera la marca di pere preferita dai consumatori e dai migliori distributori in molte nazioni del mondo ed il punto di riferimento per tutta la filiera della pera.
Il direttore di Opera ha concluso spiegando come l’organizzazione sia determinata a raggiungere gli obiettivi in ogni caso. Tuttavia, è chiaro che ulteriori concrete alleanze con altri operatori e produttori della stessa filiera, consentirebbe di raggiungere la quantità di prodotto indicata come minima necessaria (350-400.000 tonnellate) per poter sviluppare azioni concrete, in grado di incidere significativamente e rapidamente sulla redditività dei produttori. E questo – secondo i dirigenti di Opera – è il vero obiettivo primario che tutti i produttori di pere e tutti gli altri attori della filiera della pera italiana dovrebbero perseguire con reale determinazione.
(Il brano è estratto da Italiafruit News, autore Fabrizio Pattuelli)