Verso una ripresa produttiva delle pere: ecco le prime stime
Agosto ha portato con sé i primi dati previsionali sulla campagna delle pere 2024, e le notizie sono incoraggianti. Dopo anni di difficoltà, il comparto pericolo sembra finalmente avviato verso una ripresa produttiva significativa, con l’Italia protagonista assoluta di questa rinascita.
Secondo le stime diffuse durante Prognosfruit, l’evento di riferimento per il settore frutticolo organizzato dalla World Apple and Pear Association, il raccolto di pere nell’Unione Europea dovrebbe attestarsi su 1.790.229 tonnellate, con un incremento del 4,9% rispetto allo scorso anno. Ma il dato per noi più importante riguarda la produzione dell’Italia, che segna un +120% rispetto al 2023, trainando di fatto la crescita produttiva dell’intero continente. Questo risultato è ancora più significativo se si considera che altri grandi produttori europei, come Belgio e Olanda, registrano invece cali rispettivamente del -26,6% e del -8,7%.
Guardando alle varietà, la produzione di Abate Fetel è prevista in forte recupero, con una stima di 124.832 tonnellate, in crescita del +131,8%. Un segnale positivo per il comparto, che negli ultimi anni aveva dovuto affrontare non poche sfide. Anche la produzione di pere William dovrebbe crescere sensibilmente (+33,8%), mentre la Conference, varietà molto diffusa in Nord Europa, segna un calo del 13,5%, scendendo a 776.128 tonnellate.
Come Opera La Pera confermiamo il trend di queste stime e avremo quantitativi disponibili più che doppi rispetto allo scorso anno. Siamo quindi di fronte a una stagione che si preannuncia interessante, sia dal punto di vista produttivo che commerciale. Dopo anni complessi, la filiera italiana della pera guarda dunque con più fiducia al futuro. Le condizioni per una campagna produttiva solida ci sono tutte: ora bisognerà lavorare affinché il valore di questo raccolto venga riconosciuto e valorizzato al meglio, sia in Italia che oltre i confini nazionali.