Cosa sono i polifenoli: alleati naturali di salute contro l’invecchiamento
- Scopriamo che cosa sono i polifenoli: un gruppo di sostanze organiche naturali dalle importanti proprietà.
- Le proprietà antiossidanti dei polifenoli contribuiscono a prevenire l’insorgenza di patologie degenerative.
- Quando consumiamo una porzione di frutta, solo una piccola quantità di polifenoli (5/10%) viene assorbita.
- Alla scoperta dei polifenoli (anche rari) della pera
Che cosa sono i polifenoli?
“La frutta e la verdura fanno bene perché sono ricche di polifenoli”. È una delle raccomandazioni nutrizionali maggiormente diffuse. Lo sentiamo e lo leggiamo spesso. Ma che cosa sono i polifenoli? Si tratta di un vasto gruppo di sostanze organiche naturali. Tra i polifenoli più diffusi vi sono:
- flavonoidi
- tannini
- lignine
- antrachinoni
- melanine
I polifenoli sono prodotti, tra gli altri, dai vegetali e sono presenti in molte varietà di frutta e verdura. Hanno una primaria importanza nell’alimentazione, come pure nella farmacologia. Svolgono una rilevante e utile azione antibatterica. Ma il “fiore all’occhiello” sono le proprietà antiossidanti. Riescono, cioè, a neutralizzare l’effetto dannoso esercitato sulle cellule dai radicali liberi.
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Polifenoli: proprietà antiossidanti pregiate che fanno da “scudo”
Abbiamo, dunque, visto che cosa sono i polifenoli, antiossidanti preziosi per il nostro organismo. Proprio grazie alle loro proprietà, queste sostanze, contrastano l’invecchiamento cellulare. Vari studi epidemiologici¹ evidenziano il contributo dei polifenoli nel prevenire l’insorgenza di patologie degenerative. È il caso dei tumori, ma anche di Alzheimer, Parkinson, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari ischemiche.
In buona sostanza, gli antiossidanti fanno da scudo nei confronti dell’attacco da parte dei radicali liberi. Questi provocano un danno a livello cellulare lento ma inesorabile che difficilmente gli antiossidanti presenti nel nostro organismo, da soli, riescono a contenere. Ecco perché è necessario aiutare il corpo con un’alimentazione ricca di frutta e verdura.
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Mangiare la frutta è l’inizio di un “lungo viaggio”
È interessante sapere non solo cosa sono i polifenoli: dove si trovano e che “percorso” fanno? Quando consumiamo una porzione di frutta ricca di polifenoli, come la pera, solo una piccola quantità di essi (5/10%) viene assorbita. Il resto raggiunge il colon ed è metabolizzato dal microbiota intestinale in metaboliti a basso peso molecolare.
La loro successiva distribuzione nei tessuti non è ancora definita nel dettaglio. Si ritiene, tuttavia, che questi metaboliti microbici svolgano un ruolo prezioso per la salute umana e negli stati di malattia. Nel dettaglio, uno studio² evidenzia che queste sostanze si accumulano nel nostro organismo. In particolare nel cervello, garantendo un’interazione con i meccanismi cellulari. Ciò si traduce in un’azione di contrasto ai radicali liberi colpevoli di “aggredire” le cellule fino a causarne la morte prematura.
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Alla scoperta dei polifenoli (anche rari) della pera
Abbiamo, dunque, visto cosa sono i polifenoli e come agiscono all’interno dell’organismo. È ora il momento di scoprire quelli della pera. L’alto contenuto di antiossidanti contribuisce in molti modi a determinare i benefici della pera. In particolare:
- La pera contiene tra 27 e 41 mg di fenoli: molecole di forma circolare capaci di intrappolare i radicali liberi.
- È il frutto più ricco di isoramnetina (fino a 2,6 mg). Questi rari polifenoli e flavonoidi sono oggetto di studi scientifici circa i benefici che apportano al sistema nervoso.
- La pera è anche ricca di acido malico: altra sostanza dal potere antiossidante che contribuisce a prevenire la formazione di calcoli renali.
Nelle pere, in particolare, c’è una corrispondenza tra l’attività antiossidante totale (CAT) e il contenuto di polifenoli. Lo evidenzia un progetto di ricerca coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Vegetali. Nel dettaglio, le varietà con valori di CAT più elevati presentano anche valori più alti di polifenoli. Le regine in questo senso, sottolineano i riceratori del CRPV, sono le varietà Abate Fetel, Carmen e Max Red Bartlett.
NOTE
¹ Polyphenols and Human Health: Prevention of Disease and Mechanisms of Action, Molecular Nutrition Group, Department of Food and Nutritional Sciences, School of Chemistry, Food and Pharmacy, The University of Reading.
https://www.mdpi.com/2072-6643/2/11/1106
² Fate of Microbial Metabolites of Dietary Polyphenols in Rats: Is the Brain Their Target Destination?, Fondazione Mach. https://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/acschemneuro.5b00051