La pera un aiutante contro i calcoli renali

Una patologia molto comune che affligge una grande parte della popolazione sono i calcoli renali, vediamo come le pere possono aiutarci a diminuirne il rischio.

Calcoli renali: i sintomi
La dieta per i calcoli renali
Una pera al giorno… leva il calcolo di torno

Calcoli renali: i sintomi

I calcoli renali sono una patologia nota in ambito medico con il termine di origine greca nefrolitiasi o semplicemente litiasi. Il significato è “pietre nel rene” e ben descrive di cosa si tratta: aggregati di cristalli duri appunto come pietre che si formano nelle vie urinarie^[1].

Il loro sviluppo è legato a elementi come il calcio e più raramente l’acido urico. Funge da barriera all’accesso dell’urina nelle vie urinarie e nei reni. Sono particelle inizialmente piccole, capaci di passare nel corso del tempo da alcuni millimetri fino a 6-7 centimetri di diametro^[2].

Nella maggior parte dei casi per i calcoli renali i sintomi sono inesistenti: l’organismo infatti tende a espellere i cristalli spontaneamente. Se invece risultano di dimensioni più importanti vanno a depositarsi all’interno di reni, vescica e ureteri. Quando ciò accade è imprescindibile intervenire tramite un’operazione chirurgica^[3].

Il sintomo classico della presenza dei calcoli renali è la colica renale: un dolore molto forte che si manifesta nella parte inferiore dell’addome e della schiena, raggiungendo in alcuni casi persino gli apparati riproduttivi, negli uomini i testicoli e nelle donne l’area vaginale.^[4]

Il dolore è molto difficile da sopportare ed è considerato tra quelli più difficili da alleviare. È bene precisare che la calcolosi renale non comporta danni permanenti ma è necessario l’intervento medico il prima possibile, soprattutto per aiutare a sopportare il dolore^[5].

In sintesi, i sintomi dei calcoli renali sono:

Dolore acuto ai fianchi e alla parte bassa schiena, talvolta fino alla zona inguinale.
Presenza di sangue nelle urine.
Necessità di urinare spesso.
Maggiore sudorazione.
Pallore e tachicardia.
Nausea e vomito.
Se è presente un’infezione febbre e brividi^[6].

La dieta nei calcoli renali si rivela un elemento capace di fare la differenza ed è molto utile prima di tutto a livello preventivo. In tal senso sono rinomate le virtù delle pere per i nostri reni, complice l’azione positiva sul transito intestinale, di cui assicurano la regolarità^[7].

La dieta per i calcoli renali

Le cause che portano alla formazione dei calcoli renali sono complesse e diverse da soggetto a soggetto. Spesso è presente una predisposizione genetica o una familiarità ma è soprattutto un’alimentazione scorretta o non equilibrata il fattore scatenante.^[8]

A giocare un ruolo determinante è il metabolismo: per stimolarlo si rivela utile praticare un’attività fisica costante e moderata, così come bere almeno due litri d’acqua oligominerale al giorno^[9].

Da evitare un eccesso di proteine di origine animale, zuccheri semplici e sale, tutti ingredienti che per i calcoli renali è meglio non mangiare^[10].

Oltre a bere acqua in abbondanza, aumentando il fabbisogno con l’alzarsi delle temperature e nei momenti in cui si pratica attività fisica, è imprescindibile assumere ogni giorno frutta e verdura fresca, le quali presentano al loro interno quantità importanti di potassio, citrato e magnesio^[11].

La pera sotto questo punto di vista è un vero concentrato di salute, a fronte di una leggerezza calorica che la rende indicata per tutti i regimi alimentari, incluse le diete ipocaloriche.

Altri elementi che non possono mancare nella dieta per calcoli renali sono:

Cereali, soprattutto integrali.
Alimenti con un adeguato contenuto di calcio^[12].

Secondo la Fondazione Veronesi la calcolosi renale colpisce un italiano su dieci e la dieta mediterranea è tra le misure più efficaci per contrastarla. Le pere ne sono un ingrediente classico, soprattutto in Italia. La loro assunzione contribuisce quindi alla minor propensione di precipitazione dei cristalli che arrivano a formare dei calcoli veri e propri^[13].

Una pera al giorno… leva il calcolo di torno

È stato scientificamente dimostrato che l’alimentazione rappresenta la ragione principale nella formazione dei calcoli renali: ecco perché è essenziale curarla.

Recenti ricerche hanno inoltre evidenziato che una dieta all’interno della quale viene approntato un consumo regolare di pere a fronte di un limitato uso di sale e carne influisce attivamente sulla riduzione del rischio metabolico e nella conseguente formazione dei calcoli renali^[14].

Se vi state domandando per i calcoli renali cosa non mangiare si tratta in particolare di:

Ingredienti ricchi di purine, ovvero: alici, acciughe, aringhe, sardine, crostacei, interiora, selvaggina.
Da limitare anche verdure come bietole, spinaci, barbabietole, ricche di ossalati: se ingerite in quantità troppo elevate tendono a favorire la comparsa della calcolosi renale. Vanno abbinate in ogni caso agli alimenti ricchi di calcio.
Alimenti ricchi di sale e sodio: salumi, formaggi, conserve, snack e cibi confezionati^[15].

La pera è considerata invece un ingrediente virtuoso, insieme alla mela, al limone, all’ortica, al sedano, al carciofo e molti altri ancora. Non presenta controindicazioni per il sopraggiungere dei sintomi nei calcoli renali.

^[1] https://www.paginemediche.it/medicina-e-prevenzione/disturbi-e-malattie/calcolosi-urinaria-e-coliche-renali-come-si-manifestano-e-cosa-fare

^[2] ivi

^[3] ivi

^[4] https://www.humanitas.it/malattie/colica-renale/

^[5] ivi

^[6] ivi

^[7] https://www.operalapera.it/news/pere-lassative-e-detox-un-pieno-di-fibre-per-lintestino-pigro/#sorbitolo

^[8] https://www.grupposandonato.it/news/2021/maggio/calcoli-renali-cosa-sono-come-si-curano

^[9] https://www.humanitas.it/malattie/colica-renale/

^[10] https://www.grupposandonato.it/news/2021/maggio/calcoli-renali-cosa-sono-come-si-curano

^[11] ivi

^[12] ivi