Varietà di pere e valori nutrizionali: cosa c’è da sapere
- Frutto ipocalorico, ricco di acqua e povero di colesterolo
- Le varietà con polpa dolce: Abate Fétel, Decana e Conference
- Le varietà estive: pera Carmen e pera Santa Maria
- Pere dal sapore più acidulo: Kaiser e Falstaff
- Le succose: Williams e Max Red Bartlett (o Williams rossa)
- Come inserire le pere nella routine alimentare quotidiana?
La pera è un frutto dalle molte proprietà benefiche, un vero e proprio toccasana per il nostro organismo e un alimento adatto ad essere inserito in qualsiasi tipo di dieta. Stiamo parlando di un frutto versatile, adatto ad essere impiegato in moltissime preparazioni culinarie e apprezzato da grandi e piccini. Le pere Opera®, con le loro caratteristiche uniche, sono una miniera di nutrienti, in questo articolo le metteremo sotto la lente di ingrandimento, alla scoperta dei loro valori nutrizionali.
Vediamo cosa contengono le pere e perché fanno bene.
Frutto ipocalorico, ricco di acqua e povero di colesterolo
Le pere sono un frutto ipocalorico, garantiscono un apporto energetico che è dovuto quasi del tutto al loro contenuto di zuccheri (in particolare sono ricche di fruttosio) ma hanno anche un importante apporto di carboidrati e sono ricche di acqua: elemento chiave di una sana alimentazione. Contengono inoltre fibre, antiossidanti e vitamine.
È importante inserire le pere nella propria routine alimentare, visto che con i loro benefici contribuiscono, fra le altre cose, a regolarizzare la digestione. Al loro interno troviamo soprattutto sorbitolo, glucidi e fruttosio, sostanze utili per chi deve seguire una dieta povera di zuccheri dal momento che il loro impatto è minore sulla glicemia, rispetto a saccarosio e glucosio.
Le pere sono particolarmente adatte a essere inserite nelle diete a basso contenuto di colesterolo. Così come sono perfette per le diete ipocaloriche, visto che il più delle volte contengono pochissime calorie e pochissimi grassi, tant’è che sono raccomandate anche per le persone che soffrono di diabete. È utile sapere come in circa 100 grammi di prodotto si trovino principalmente acqua (87 g), carboidrati (8,8 g), zuccheri solubili (8,8 g), fibra (3,8 g), sodio (2 mg), potassio (127 mg), calcio (11 mg), fosforo (15 mg) e magnesio (7 mg) assieme ad altre importanti sostanze nutrienti.
In questo approfondimento vedremo le caratteristiche chiave di ciascuna varietà di pere Opera®. In generale, maggiore sarà l’apporto di carboidrati nella pera più dolce sarà il sapore.
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Le varietà con polpa dolce: Abate Fétel, Decana e Conference
La pera Abate Fétel ha una storia molto antica, che inizia nel lontano 1866. Fu ottenuta dall’allora sacerdote di Chessy Les Mines da un semenzale e si caratterizza per avere una buccia di colore verde-giallastro, inoltre è riconoscibile dal “collo” molto allungato. Contiene per la maggior parte carboidrati, quindi ha un gusto particolarmente zuccherino. Importante anche l’apporto in percentuale di fibre e lipidi [1].
La pera Decana ha una forma tondeggiante ed è caratterizzata dalla presenza dell’inconfondibile cappuccio rosso in ceralacca che ricopre il picciolo. È conosciuta anche con l’appellativo di Comizio e Decana del Comizio. Il fondo della buccia è verde, possono inoltre essere presenti striature rosate e zone ruggine. L’alta quantità di carboidrati [2] contenuta rende la pera Decana estremamente zuccherina: la polpa è fine, aromatica e fondente.
La pera Conference è una varietà tipica del Nord Europa (è un cultivar inglese). La polpa è color avorio. Poco acidula, il suo gusto è molto gradevole e rustico e la buccia di colore giallo-verde con rugginosità evidente. Molto buono l’apporto di fibre, ridotto invece quello di proteine [3].
Le varietà estive: pera Carmen e pera Santa Maria
La pera Carmen è una varietà tipicamente estiva – va da luglio a ottobre – che nasce nel 1980 a Forlì. Il suo colorito tipico con la “faccetta” rossa la rende molto attraente. Ha un tenore zuccherino e assicura un importante apporto di carboidrati ma anche di fibre e sali minerali (soprattutto calcio, fosforo e magnesio). Scarso invece quello di lipidi e proteine [4].
La pera Santa Maria è un’altra varietà estiva molto popolare, la cui buccia è gialla e liscia mentre la polpa è compatta, dolcissima e davvero fresca. Nasce a Firenze negli anni ‘50 ad opera dell’agronomo Alessandro Morettini. È un frutto vigoroso, che oltre a un importante apporto di carboidrati assicura nella ripartizione energetica un ruolo di primo piano a grassi e proteine [5]. Questi ultimi, che fanno parte dei macronutrienti, hanno un ruolo centrale nello sviluppo dell’organismo poiché gli forniscono costantemente energia.
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Pere dal sapore più acidulo: Kaiser e Falstaff
La pera Kaiser si caratterizza per avere un collo allungato e una buccia marrone scuro – che può diventare giallo ruggine a completa maturazione – oltre a un picciolo spesso. La polpa è bianca e finemente granulosa, il suo sapore è dolce-acidulo. Oltre ai carboidrati presenti in maggiore percentuale e alla vitamina C, che migliora la risposta immunitaria e aiuta nella prevenzione di problemi allo stomaco, le pere Kaiser contengono potassio e acido folico [6]. Il ruolo di quest’ultimo è cruciale per il benessere del nostro sistema nervoso, inoltre è un importante alleato della mente.
La pera Falstaff ha origini italiane, è infatti nata nel 1991 in Emilia Romagna dall’incrocio tra due varietà antichissime quali la Abate Fétel e la Cascade. È una pera esclusiva del Consorzio Opera® dal caratteristico colore rosso profondo, il suo retrogusto è caratterizzato da sentori di cannella e ha un gusto acidulo che contrasta la tipica dolcezza del frutto. In percentuale, il maggior apporto energetico è assicurato dai carboidrati e in parte più ridotta – ma in egual misura – da lipidi e proteine [7].
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Le succose: Williams e Max Red Bartlett (o Williams rossa)
La pera Williams è tra le varietà maggiormente commercializzate a livello internazionale. La sua forma è detta ‘a fiaschetto’. La sua buccia passa dal verde acceso al giallo man mano che matura, diventando sempre più morbida e succosa. Per quanto riguarda la ripartizione energetica, tre quarti spettano ai carboidrati, il resto si suddivide tra lipidi, fibre alimentari e proteine. Contiene calcio, indispensabile per la salute delle ossa, e vitamina C che neutralizza i radicali liberi [8].
La pera Max Red Bartlett è riconoscibile dall’iconico colore rosso che caratterizza le venature della sua buccia liscia. È in un certo senso ‘sorella’ della pera Williams, visto che deriva da quest’ultima e ne condivide la forma a fiaschetto. Contribuisce ad assicurare l’apporto giornaliero di carboidrati ma soprattutto garantisce una sicura iniezione di fosforo e fibra alimentare. Notevole è anche l’apporto di vitamina A, importante per la vista, la crescita e il differenziamento dei tessuti (è nota anche per le sue proprietà antiossidanti) [9].
Come inserire le pere nella routine alimentare quotidiana?
Perfette a colazione, insieme a un bicchiere di latte e a qualche biscotto secco, e come veloce di spuntino di metà mattina o tardo pomeriggio, le pere sono protagoniste in cucina soprattutto nella preparazione di torte, strudel e marmellate. Buonissime anche cotte nel vino, sciroppate o abbinate al cioccolato. La combo perfetta nei risotti è con il gorgonzola, ma si possono inserire anche in insalatone gustose.
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*1: Fonte: CREA – Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione
*2: Fonte: Lecalorie.it
*3: Fonte: Lecalorie.it
*4: Fonte: Apo Conerpo
*5: Fonte: Specialtyproduce.com
*6: Fonte: CREA – Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione
*7: Fonte: Apo Conerpo
*8: Fonte: Mipaaf/Crea
*9: Fonte: Mipaaf/Crea